mercoledì 22 dicembre 2010

IL COLLAGENE:LA SUA NATURA, LA SUA STORIA, LE SUE PRINCIPALI APPLICAZIONI


Dott.ssa Valentina Fabbrini - Pharmacist Coach A.T.S.


La parola collagene deriva dal greco: colla – colla e gemno – generare, dare vita. L’aggettivo “collagenico” esprime al meglio la funzione di questa sostanza, poiché si tratta di una proteina che incolla ed unisce gli elementi cellulari dando di conseguenza origine al processo di formazione dei tessuti e degli organi.
Il collagene è il principale elemento fibroso di pelle, tendini, cartilagini, ossa, denti, membrane cornee e vasi di tutti i vertebrati, di cui costituisce, a seconda della specie, dal 50% all’80% di tutte le proteine dell’organismo.
Nonostante abbia una funzione fondamentale, il collagene è una proteina relativamente semplice.


L’unità strutturale del collagene è rappresentata dal tropocollagene (o tropocollageno), proteina con una massa molecolare di circa 285 KDa formata da tre catene polipeptidiche con andamento sinistrorso che si associano a formare una tripla elica destrorsa (trans di tipo2). Tutte le unità di tropocollagene hanno la stessa lunghezza, con la stessa ripetitività di amminoacidi: (Gly-X-Y)n, che implica quindi la presenza della glicina (Gly) ogni tre residui, mentre X ed Y sono spesso la prolina (Pro) e l’idrossiprolina (Hyp). Non ci saremmo aspettati che la prolina fosse così comune,
perché forma una piegatura nella catena polipeptidica che è difficile da ospitare nelle normali proteine globulari.
I filamenti di tropocollagene sono tenuti insieme da legami idrogeno, resi  possibili dalla presenza di glicine e dalla modifiche post-traduzionali di lisina e prolina. Entrambi questi due amminoacidi subiscono infatti un’ ossidazione per aggiunta di un gruppo ossidrile, con l’intento di permettere la formazione di legami a H e ridurre al contempo l’ingombro sterico. La prolina è modificata a idrossiprolina dall’enzima Prolina-Idrossilasi, che inserisce il gruppo -OH in corrispondenza del secondo carbonio dell’anello; mentre la lisina è modificata a idrossilisina dall’enzima Lisina Idrossilasi, che inserisce il gruppo -OH al posto del gruppo amminico della catena laterale della lisina. Entrambi gli enzimi agiscono in presenza del co-fattore acido ascorbico (vitamina C) e del co-substrato alfa-chetoglutarato che rendono possibile l’addizione di ossigeno al substrato.
Sfortunatamente noi non siamo in grado di sintetizzare la vitamina C nel nostro corpo e quindi dobbiamo procurarcela con la dieta altrimenti le conseguenze possono essere deleterie. La mancanza di vitamina C rallenta pertanto la produzione di idrossiprolina ed inibisce la costruzione di nuovo collagene, provocando infine lo scorbuto. I sintomi tipici dello scorbuto,quali  la perdita dei denti e la facile desquamazione della pelle, sono causati dalla mancanza di collagene per riparare le piccole lacerazioni provocate dalle attività quotidiane.
Esistono numerosissimi tipi di collagene propriamente detto e diverse proteine che hanno struttura polipeptidica largamente assimilabile al collagene. In letteratura sono stati finora descritti 28 tipi di collagene di cui ci limitiamo comunque a menzionare i primi cinque, di gran lunga i più importanti.
I.      Il collageno di tipo 1 rappresenta il 90% del collagene totale ed entra nella composizione dei principali tessuti
         connettivi, come pelle, tendini, ossa e cornea;
II.     quello di tipo 2 forma la cartilagine, i dischi intervertebrali ed il corpo vitreo;
III.   il tipo 3 riveste grande importanza nel sistema cardiovascolare,  nel fegato e nei polmoni ed è  anche il collagene del
         tessuto di granulazione in quanto viene prodotto velocemente ed in grandi quantità in sede di lesione tissutale,
         prima del collagene di tipo I, più resistente, da cui è successivamente sostituito;
IV.    il collagene di tipo 4 va a comporre la membrana basale ed è importante a livello di reni e diversi organi interni;
V.     il tipo 5 costituisce infine la superficie delle cellule, i capelli e la stessa placenta

Dalle origini della storia, l’uomo ha cercato un metodo per mantenersi giovane nel tempo, salvaguardando dunque la levigatezza della pelle del viso, la tonicità del corpo, la lucentezza dei capelli. Gli inizi della cosmetologia risalgono non a caso alle scritture storiche dedicate alla regina d’Egitto, Cleopatra, ed in particolar modo al declino dell’Impero Romano. Sappiamo però che il vero inizio risale agli anni Trenta del secolo scorso, quando in Germania, in collaborazione con gli scienziati polacchi di Poznań, nasce il primo preparato in grado di penetrare l’epidermide e di arrivare fino al derma. Si tratta di euceryt – la base della crema Nivea – che  però non soddisfa  le attese.
 Successive ricerche mirate all’invenzione di un preparato biologicamente attivo, di facile assorbimento ed allo stesso tempo efficace, danno il risultato desiderato solo negli anni Novanta del secolo scorso. Un gruppo di scienziati polacchi dell’Istituto Chimico dell’Università di Danzica, impegnato in ricerche piuttosto lontane dalla cosmetologia, scopre il collagene estratto dalla pelle di pesce, ma non vi è ancora nulla di sensazionale. Da molto tempo ormai  nella cosmesi e nella chirurgia (implantologia, fili chirurgici solubili, protesi  vascolari, medicazioni, pomate per la cura delle ustioni, smagliature e cicatrici) viene infatti applicato il collagene estratto dal derma bovino.
Gli scienziati di Danzica dimostrano tuttavia che la proteina di collagene aggiunta fino ad allora  ai cosmetici non è biologicamente attiva e viene percepita dall’organismo come un corpo estraneo. Il collagene ittico da loro estratto, invece, possiede la struttura tridimensionale degli aminoacidi, la cosiddetta “tripla ellisse”, identica a quella umana.
Poiché il collagene veniva estratto da un pesce che viveva in acque fredde, fu difficile conservare intatta l’attività biologica della proteina ad una  temperatura diversa da quella dei bacini in cui viveva  il pesce. Perciò i lotti di collagene sottoposti a test mantenevano la struttura tridimensionale della tripla ellisse solo a temperature comprese tra 5°C e 15°C. Questo divenne un problema chiave per le case farmaceutiche e cosmetiche che erano fortemente  interessate ad acquistare i diritti esclusivi sul prodotto, ma non volevano un preparato con quei problemi di conservazione. Test clinici effettuati negli anni 2001 e 2002 contemporaneamente in Stati Uniti, Canada, Francia e Kuwait, confermarono in maniera univoca l’importanza della scoperta con la riserva, però, che il collagene manteneva l’attività biologica a temperature che andavano dai 5°C ai 15°C.
Nella primavera del 2003, dopo una lunga, impegnativa e costosissima ricerca, un gruppo di ricercatori polacchi ottenne il collagene estratto dalla carpa testagrossa - (Hypophtalmichtys Molitrix) - che manteneva la sua struttura tridimensionale fino ai 22,6°C! La scoperta della formula permetteva di trasportare e conservare il collagene a temperatura ambiente - ossia fino ai 22,6°C (attualmente fino ai 27°C)  - senza danneggiare la tripla ellisse. Fu  inoltre collaudato il metodo di filtraggio attraverso le fibre del baco da seta che per la loro struttura, molto simile a quella  chimica del collagene, conservava intatta  la fragile catena delle proteine sorrette dai collegamenti dei ponti a idrogeno.
Nasce così il Collagene Naturale Bioattivo COLWAY che è un prodotto assolutamente rivoluzionario nella moderna cosmetologia non-invasiva.  Il costante uso del Collagene Naturale COLWAY, che è facile da assorbire, permette di ottenere in pochi minuti un effetto di profonda idratazione, rende la pelle più elastica ed  avvia la  ricostruzione generale della matrice cutanea extracellulare, auspicabile in caso ad esempio di ustioni, cicatrici o smagliature. Diviene reale persino la possibilità di attenuare visibilmente le rughe.
Oltre che  per uso topico, il collagene è attualmente disponibile per os così da ottenere effetti potenziati, a livello sistemico, principalmente per il trattamento di dolori muscolo-scheletrici diffusi.
A tale riguardo è interessante un prodotto di recente elaborazione: Genacol, un collagene idrolizzato, prodotto da una ditta canadese attraverso un processo enzimatico e rimodulato, noto come Tecnologia Sequenziale AminoLock. Si tratta di un approccio esclusivo, sviluppato dal dipartimento di ricerca e sviluppo del DirectLab Inc. che consiste nel rialzamento degli amino/peptidi del collagene, secondo i più alti standards biotecnologici ed in coerenza a tutte le esigenze governative. Questo processo ci offre un prodotto contenente i principali cinque tipi di collagene essenziali a compensarne la carenza dovuta ad un processo fisiologico come l’invecchiamento o patologico come artrite, artrosi o sclerodermia.
I prodotti di collagene non sono tutti identici e non tutti forniscono un collagene medicinale adeguato. La maggioranza dei prodotti di collagene ha una media di assorbimento del 20%. E’ stato dimostrato che Genacol è il prodotto che presenta il tasso di biodisponibilità più alto tra tutti quelli presenti sul mercato,compresi quelli offerti sotto forma di liquidi.
Si tratta di un prodotto di collagene di altissima qualità, in capsule da 400 mg senza alcun agente di conservazione e di riempimento. Nessun altro prodotto di collagene possiede la stessa concentrazione di acidi amminici specifici presenti in Genacol®. Si sfrutta a tal fine la matrice di collagene , una sostanza formulata a partire dal collagene puro, che stimola la produzione endogena di diversi tipi di collagene e che, se utilizzata regolarmente, produce nel corpo dei risultati eccezionali, come testimoniato da molti atleti professionisti.


1.    Jacqueline Gareau,
       Atleta internazionale di maratona
        
In seguito all’uso di Genacol®, ecco la sua testimonianza.
“ BUONGIORNO, COME PROBABILMENTE SAPRETE, SONO STATA UN’ATLETA DI LIVELLO INTERNAZIONALE DI MARATONA PER QUASI 15 ANNI E SONO TUTTORA UNA GRANDE SPORTIVA CHE PRATICA CORSA, CICLISMO, SCI DI FONDO E MARCIA NORDICA. SFORTUNATAMENTE, DIECI ANNI FA, MI SONO STRAPPATA IL MENISCO DEL GINOCCHIO DESTRO E DA ALLORA, SOFFRO DI UN MALESSERE COSTANTE A CAUSA DI UNA CARENZA DI CARTILAGINE IN SEGUITO AD UNA OPERAZIONE. FORTUNATAMENTE, HO AVUTO L’OCCASIONE NEL 2005 DI PROVARE IL PRODOTTO GENACOL®, E QUESTO MI HA PERMESSO DI CONTINUARE A PRATICARE TUTTI I MIEI SPORTS  CON MOLTA PIÙ FACILITÀ E NOTO UN’EVIDENTE DIMINUZIONE DEL DOLORE. IO SONO ANCHE MESOTERAPEUTA, E APPREZZO MOLTO I BENEFICI CHE MI DONA GENACOL®. HO PROVATO FREQUENTEMENTE DEI DOLORI ALLE ARTICOLAZIONI DEI POLSI E DELLE MANI, MA DOPO AVER PROVATO GENACOL® PER UN PERIODO DI TEMPO, HO RISCONTRATO UN NETTO MIGLIORAMENTO E UN RECUPERO MOLTO PIÙ RAPIDO. SONO DAVVERO MERAVIGLIATA DAL PRODOTTO GENACOL® E LO RACCOMANDO VIVAMENTE A TUTTI COLORO CHE HANNO DEI DOLORI ARTICOLARI.”

2.     Jacques Rougeau,        Lottatore professionista
      

“UN ANNO E MEZZO FA, IN OCCASIONE DI UN INCONTRO DI LOTTA, MI SONO GRAVEMENTE FERITO ALLA SPALLA SINISTRA : STRAPPI AI LEGAMENTI E AL TENDINE DELLA SPALLA. CREDEVO DAVVERO CHE FOSSE LA FINE DELLA MIA CARRIERA. DOPO UN CONSULTO MI HANNO PRESCRITTO DEGLI ANTI-INFIAMMATORI, MA SENZA ALCUN SUCCESSO. IL DOLORE PERSISTEVA. UN GIORNO, UNO DEI MIEI ALLIEVI MI HA SUGGERITO IL COLLAGENE GENACOL®, MA ERO SCETTICO.
DATO CHE CONTINUAVO L’ALLENAMENTO E CHE LA FERITA CONTINUAVA AD INFASTIDIRMI, HO DECISO DI PROVARE GENACOL®. NEL GIRO DI UN MESE, AVEVO GIÀ OTTENUTO DEI BUONI RISULTATI. PRIMA DI ASSUMERE GENACOL®, LA MIA SPALLA FUNZIONAVA AL 25%. DOPO DUE MESI DI GENACOL®, ECCO CHE LA MIA SPALLA FUNZIONA ALL’ 80%!!!
HO TESTATO COME GENACOL® AIUTASSE A RICOSTRUIRE I TESSUTI, ED È VERO PERCHÉ IO NE SONO LA PROVA VIVENTE !!! HO VISTO GLI ECCELLENTI RISULTATI DI GENACOL® E POSSO AFFERMARE CHE È UN PRODOTTO INCREDIBILE. LO CONSIGLIO A TUTTI GLI ATLETI CHE SOFFRONO DI DOLORI ALLE ARTICOLAZIONI, AI TENDINI E AI DOLORI MUSCOLARI IN GENERE !!!”


3.     Marie-Helà-ne Leboeuf, 26 anni,
        Campionessa mondiale W.K.A. 2003-2005 Karate
       
“ESSENDO ATLETA DI ALTO LIVELLO DA DIVERSI ANNI, MI CAPITA SPESSO DI AVERE A CHE FARE CON DELLE FERITE. DA DIVERSI MESI, SOPPORTAVO DEI DOLORI TERRIBILI AL NERVO SCIATICO. NON POTENDO PRENDERE NESSUN ANTI-INFIAMMATORIO PERCHÈ SONO ALLERGICA, NON SAPEVO PIÙ CHE FARE. UN GIORNO, QUALCUNO MI HA PARLATO DI GENACOL® DICENDOMI CHE POTEVA SICURAMENTE AIUTARMI. A QUALCHE MESE DAI CAMPIONATI DEL MONDO, NON AVEVO PIÙ NIENTE DA PERDERE E HO DUNQUE DECISO DI PRENDERE QUESTO PRODOTTO NATURALE. CON MIA GRANDE SORPRESA, IL DOLORE SI È ATTENUATO E HO RITROVATO LA FLESSIBILITÀ  CHE AVEVO PERDUTO. HO PERCIÒ CONTINUATO IL TRATTAMENTO E IL DOLORE È COMPLETAMENTE SCOMPARSO. SONO RITORNATA DAL CAMPIONATO DEL MONDO CON UNA FERITA GUARITA E DUE MEDAGLIE!”

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